Implementare il Sistema di Gestione per la Qualità (SGQ) negli Studi di Ingegneria

Una scelta strategica, non solo formale soprattutto per la gestione dei contratti e degli incarichi professionali

Autore: Panfilo Marinucci, ingegnere libero professionista  


Dal documento alla realtà operativa

Nel panorama professionale attuale, parlare di Sistema di Gestione per la Qualità (SGQ) significa affrontare il tema della credibilità e della sostenibilità operativa di uno studio tecnico. 

L’esperienza del settore mostra che l’efficacia di un SGQ dipende dalla sua effettiva applicazione e aggiornamento costante, indipendentemente dalla presenza di una certificazione.

Nel nostro contesto operativo, l’esperienza maturata anche presso lo studio tecnico Deep Tech Engineering è stata orientata all’implementazione di un SGQ operativo e misurabile, in coerenza con i principi della norma UNI EN ISO 9001:2015.

La differenza è sostanziale: un sistema implementato e mantenuto genera valore; uno solo certificato rischia di essere un guscio vuoto.

Il SGQ come architettura dei processi intellettuali

Nella realtà di uno studio di ingegneria, il prodotto principale non è materiale ma intellettuale: progetti, relazioni tecniche, modelli di calcolo, studi di fattibilità.
La qualità di questi output dipende dal controllo delle fasi di ideazione, verifica, validazione e comunicazione — tutte attività a elevato contenuto professionale e normativamente riservate agli ingegneri iscritti agli Ordini provinciali.

Implementare un SGQ significa quindi:

  • definire procedure e responsabilità per ogni fase del ciclo di commessa;
  • tracciare le decisioni tecniche e le varianti progettuali;
  • garantire la conformità contrattuale e normativa degli elaborati;
  • prevenire errori e inefficienze attraverso attività di verifica e revisione strutturate.

Il ciclo del contratto d’opera intellettuale

Il SGQ trova la sua massima applicazione nel ciclo di vita del contratto di prestazione professionale, che può essere scomposto in fasi tipiche:

1. Fase precontrattuale

È il momento in cui si definiscono i requisiti del cliente, i limiti dell’incarico, le normative applicabili, i vincoli di tempo e costo, e si stende il preventivo o la proposta di incarico.
Nel SGQ, questa fase include:

  • registrazione della richiesta del cliente;
  • analisi di fattibilità tecnica e legale;
  • identificazione di rischi e opportunità;
  • predisposizione della Lettera d’Incarico Professionale conforme alle norme deontologiche e contrattuali.

2. Pianificazione e sviluppo dell’incarico

L’incarico viene pianificato, assegnato e seguito attraverso un processo documentato:

  • definizione delle risorse (professionisti, collaboratori, software);
  • pianificazione delle attività e delle revisioni;
  • identificazione dei punti di controllo qualità sugli elaborati.

3. Verifica e validazione

Ogni elaborato tecnico — relazione, disegno, computo, relazione di calcolo — deve essere verificato da un soggetto qualificato prima dell’emissione.
Questo passaggio garantisce la conformità ai requisiti contrattuali e alle normative vigenti, riducendo il rischio di errori progettuali.

4. Gestione delle non conformità e azioni correttive

In caso di rilievi, sia interni che del cliente o della direzione lavori, il SGQ prevede:

  • registrazione della non conformità;
  • analisi delle cause;
  • definizione di azioni correttive e preventive;
  • riesame del processo per evitare il ripetersi del problema.

5. Riesame del contratto e chiusura

Al termine dell’incarico viene eseguito un riesame complessivo:

  • soddisfazione del cliente;
  • performance dei collaboratori e fornitori;
  • eventuali miglioramenti da introdurre nel ciclo successivo.

SGQ implementato ≠ SGQ certificato

Un SGQ implementato è un sistema effettivamente utilizzato ogni giorno, basato su procedure digitali, documenti condivisi, tracciabilità e audit interni periodici. Un SGQ certificato ma non applicato è invece un sistema formalmente conforme ma sostanzialmente inutile, che non produce miglioramenti né consapevolezza organizzativa.

Come previsto dalla ISO 9001, la certificazione non è un obbligo, ma una possibile attestazione. L’efficacia di un sistema, invece, deriva dal suo uso reale e dal miglioramento continuo.

Conclusioni

Per uno studio di ingegneria, il SGQ rappresenta una struttura portante del pensiero progettuale e della responsabilità professionale.

Implementarlo significa adottare un metodo di lavoro misurabile e trasparente, che rafforza l’affidabilità e la fiducia del committente , migliorando al contempo:

  • la sicurezza contrattuale e deontologica,
  • la capacità di gestire team complessi e interdisciplinari.

L’esperienza maturata conferma che la qualità non si ottiene attraverso la sola certificazione, ma attraverso la pratica quotidiana e il miglioramento continuo.

Questa esperienza è condivisa come contributo tecnico e culturale, non come forma di promozione commerciale.

Fonti


Panfilo Marinucci 1 ottobre 2025
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